Non ce la faccio a usare la parola addio.
Johnny e Mary non sono semplicemente morti, sono stati strappati dalla famiglia che amavano e che li amava e sono stati soppressi, da qualcuno che dovrebbe tutelare il benessere degli animali e invece è solo un carnefice senza scrupoli.
Johnny e Mary hanno toccato il cuore di tutti quelli che li hanno conosciuti, direttamente o indirettamente.
Lui con l'indole da cane, amichevole e socievole, sorrideva a tutti, scodinzolava contento e si faceva sentire con i sonori "yahooo!", con cui mi salutava.
Lei con l'indole da gatta, una vera lady, diffidente e sospettosa, ma spesso in cerca di coccole, ovviamente solo su sua richiesta.
Posso solo sperare che i maledetti che vi hanno portati via da me non vi abbiano fatto soffrire troppo. Ora il mio scopo nella vita è fargliela pagare.
Siete stati dei grandi amori, e anche se so che non è bello avere preferenze fra i "figli", Johnny era la mia anima gemella nel mondo animale. Eravamo in simbiosi.
Con il cuore a pezzi, non riesco nemmeno a trovare consolazione nel ricordo dei meravigliosi anni passati insieme, in cui vi ho dato tanto e ho ricevuto in cambio un amore che non avrei mai immaginato di poter avere.
Sarete per sempre i miei bambini pelosi.